L’incremento significativo dei costi di smaltimento dei rifiuti che si è verificato negli ultimi anni nel nostro Paese in conseguenza del cronico deficit impiantistico, ha messo sotto pressione i conti dei gestori dei servizi di igiene urbana.
Con l’occasione dell’approvazione dei Piani Economici Finanziari (PEF) in ossequio al Metodo Tariffario Rifiuti (MTR), molti Gestori hanno ritenuto necessario chiedere il riconoscimento di un’integrazione tariffaria per fronteggiare una situazione di squilibrio economico finanziario.
Osserviamo che il MTR definisce un tetto massimo per la tariffa, determinato applicando un metodo che essenzialmente riconosce al gestore una tariffa determinata dalla somma dei costi operativi efficienti, degli ammortamenti delle immobilizzazioni e di un’equa remunerazione del capitale investito.
L’Ente Territoriale Competente (ETC) ha la facoltà di riconoscere un’integrazione tariffaria laddove sussistano variazioni al perimetro o alla qualità del servizio. Diversamente, laddove non ricorrano situazioni di squilibrio economico finanziario, l’ETC può approvare le tariffe applicabili per l’anno in corso facendo ricorso alla cosiddetta “continuità tariffaria”, ovvero applicando un incremento alla tariffa dell’anno precedente pari all’inflazione programmata, ridotta in base agli obiettivi di recupero di efficienza.
Vi sono poi integrazioni tariffarie associate ai costi legati alla gestione dell’emergenza Covid-19 e ad altre poste straordinarie.
Per quanto concerne l’integrazione tariffaria conseguente al mancato equilibrio economico finanziario, osserviamo che le le pattuizioni contrattuali non sono superate dall’applicazione del MTR. Ne consegue che è facoltà di ciascun ETR affrontare la richiesta di integrazione del gestore a partire dai rendiconti previsti contrattualmente e dai relativi meccanismi di revisione dei prezzi.
La revisione dei corrispettivi è un tema delicato per la collettività ed un processo di rigorosa verifica è necessario per dare conto ai cittadini delle variazioni intervenute e delle relative cause, così da responsabilizzarli sugli obiettivi da raggiungere per efficientare sempre di più il servizio, in conformità con lo spirito delle innovazioni normative introdotte dal MTR di ARERA.
La validazione del PEF (piano economico finanziario) della gestione, previsto dalle disposizioni dell’Autorità in sede di approvazione della tariffa, costituisce la fase di lavoro più corretta per espletare il processo di approvazione dell’integrazione tariffaria che si rende eventualmente necessaria per ripristinare l’equilibrio economico finanziario della gestione.
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