L’incremento della raccolta differenziata di rifiuti urbani, che consente di ampliare la base del recupero di materiali, non cancella affatto la necessità di ricorrere al recupero energetico dei residui e di determinate frazioni di rifiuti speciali, come alternativa alla discarica.
La realizzazione di una piattaforma per la termovalorizzazione dei rifiuti si rivolge soddisfacimento del bisogno di un bacino territoriale più ampio rispetto a quello in cui la raccolta viene eseguita.
La termovalorizzazione rappresenta l’unica concreta alternativa al ricorso alle discariche, che impegnano il territorio, devastandolo in modo irreversibile e che sono in via di inevitabile esaurimento.
Il ricorso al cosiddetto “landfill mining”, ovvero lo svuotamento della discarica per recuperare materie prime, non ha preso piede e difficilmente lo prenderà in futuro.
I territori aventi una vocazione industriale, potrebbero cogliere un’importante opportunità di sviluppo economico, realizzando una piattaforma in grado di produrre ricchezza, nel rispetto dei più elevati standard di protezione ambientale, seguendo l’esperienza di città come Torino, Brescia, Zurigo, Copenhagen e moltissime altre in tutta Europa.
Lo studio di fattibilità di un’iniziativa deve tenere conto di tutte le specificità territoriali e valorizzare tutte le sinergie disponibili, così da fornire un’analisi compiuta dei costi e dei benefici attesi per il territorio.
Il progetto deve assicurare il massimo recupero energetico (sia dell’energia elettrica che di quella termica). Per questo è opportuno sviluppare sinergie con realtà industriali che possano sfruttare i cascami termici con continuità e non solo su base stagionale. E’ poi necessario minimizzare l’impatto delle emissioni associate alla combustione dei rifiuti ed ai mezzi di trasporto utilizzati per il loro conferimento.
E’ poi opportuno che le nuove iniziative sfruttino appieno le opportunità offerte dalle nuove tecnologie in materia di stoccaggio di energia attraverso nuovi vettori, quali ad esempio l’idrogeno.
E’ opportuno che le Autorità regionali possano opportunamente indirizzare le scelte fondamentali sull’impostazione dei progetti, garantendo la massima condivisione nelle fasi iniziali di sviluppo delle iniziative, così da collocarle nell’alveo dell’assoluta trasparenza.
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