Il riciclo della plastica in Europa
Il riciclo della plastica è diventato una priorità assoluta: laddove circa 45 milioni di tonnellate di plastica vengono manipolate in Europa ogni anno, solo il 5% della plastica immessa al consumo viene riutilizzata. La strada da percorrere per chiudere il ciclo della plastica in Europa è ancora lungo ed offre molte opportunità per gli operatori preparati e bene informati.
Bottiglie, contenitori, film e tanti altri articoli in plastica vengono raccolti in modo differenziato dagli operatori della raccolta dei rifiuti solidi urbani. Dopo la raccolta e lo stoccaggio primario, i rifiuti – costituiti in prevalenza da imballaggi – vengono avviati alle filiere di Corepla e di Coripet, dove vengono sottoposti a selezione, per recuperare frazioni omogenee da destinare al riciclo della plastica, al recupero energetico o alla discarica. Le materie plastiche di più vasto impiego sono:
- Polietilene tereftalato (PET) –> bottiglie, contenitori, fibre
- Polietilene ad alta densità (HDPE) –> bottiglie, contenitori, shoppers
- Cloruro di polivinile (PVC) –> contenitori, imballaggi flessibili
- Polietilene a bassa densità (LDPE) –> film, imballaggi flessibili
- Polipropilene (PP) –> contenitori, imballaggi flessibili
- Polistirolo (PS) –> contenitori
- Altre materie plastiche (Policarbonato, PLA, PMMA, Nylon, ecc.) –> contenitori, imballaggi flessibili, shoppers biodegradabili (PLA).
Il rifiuto di plastica post-industriale
Laddove la domanda di pellets da riciclo aumenta continuamente, sta diventando sempre più difficile reperire scarti di plastica puliti dalle lavorazioni industriali. Questo succede perché quando i convertitori di materie plastiche ottimizzano i propri sistemi di gestione degli scarti, li vogliono riutilizzare, sottraendoli così al mercato dei rifiuti.
Se, in ossequio a disposti legislativi, gli scarti non possono essere reintrodotti nel processo produttivo, i convertitori cominciano a generare sottoprodotti ed acquistano materiale aggiuntivo dal mercato.
Questo ciclo è indubbiamente positivo, ma rende difficile la vita degli operatori del riciclo, a fronte di una domanda in crescita di pellets rigenerati.
Il rifiuto di plastica post-consumo
La qualità del rifiuto di plastica post-consumo è un problema importante: il futuro dei riciclatori poggia sullo sviluppo di fonti e di soluzioni per il riciclo di questa porzione di rifiuti.
La carenza di rifiuti di buona qualità è un problema la cui soluzione passa attraverso lo sviluppo di tecnologie sofisticate che consentono di recuperare materie prime seconde da rifiuti di cattiva qualità.
Colmare il divario del riciclo della plastica
Poiché vi è un divario tra domanda e offerta di plastica riciclata, molti convertitori ed utilizzatori finali stanno cercando di integrarsi a monte, entrando nel mercato del riciclo. D’altro canto, per ragioni simili, i selezionatori ed i riciclatori di plastica stanno facendo del loro meglio per integrare le proprie attività a valle, acquisendo le competenze ed esperienze necessarie per offrire pellets riciclati di qualità a vari clienti, per una varietà di applicazioni.
Il mercato del riciclo della plastica è popolato da un grande numero di operatori regionali (riciclatori, convertitori, utilizzatori finali, ecc.) che competono per acquistare rifiuti di plastica di elevata qualità. Questa frammentazione del mercato è dovuta essenzialmente a due fattori:
- la raccolta dei rifiuti viene eseguita da operatori piccoli e medi, attivi su base locale o regionale
- il valore dei materiali recuperati è relativamente basso e non giustifica il trasporto a lungo raggio.
Per converso, un operatore del riciclo deve potere offrire i propri prodotti ad un numero più ampio possibile di utilizzatori, da ricercare su base internazionale in una varietà di segmenti e di applicazioni.
La qualità del riciclo della plastica
Escludendo alcune filiere dove il riciclo si sta affermando, risolvendo alcuni importanti aspetti tecnici e normativi (ad es. le varie filiere del PET e dello HDPE), il problema chiave del riciclo rimane quello di offrire ai convertitori una qualità elevata e riproducibile. I convertitori lavorano a favore di vari settori, tra i quali quello automobilistico, il giardinaggio, le costruzioni. I prodotti che impiegano plastica riciclata attualmente comprendono paraurti, tubazioni, film, contenitori e molte altre applicazioni.
Ogni cliente ha requisiti specifici in termini di purezza, proprietà meccaniche, resistenza all’impatto, viscosità e densità, colore, ecc.
Come già detto, sta diventando sempre più difficile trovare scarti di plastica ben selezionati e puliti. Per esempio, molti operatori producono una grande quantità e molteplicità di film misti e che contengono molte impurezze.
La disponibilità di scarti di alta qualità si riduce, mentre la domanda di pellet riciclati da parte dei convertitori è in aumento.
Vi è quindi un divario crescente tra la domanda e l’offerta di pellet riciclati nei diversi segmenti applicativi.
Le direttive UE 2019/904 e 2018/852 stanno introducendo modifiche al quadro normativo che condizioneranno in modo strutturale il mercato della plastica e del suo riciclo, che sono paralleli e in in una certa misura concorrenti.
Prevediamo che nel settore degli imballaggi, in pochi anni il volume di plastica avviato al riciclo raddoppierà. Questo offre una grande opportunità per gli operatori preparati e bene informati.
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