Cosa prevede la strategia adattiva?
La strategia adattiva, adottata quando non è possibile incidere nel mercato ed è difficile fare previsioni, prevede lo sviluppo di opzioni diverse, da riadattare per conseguire vantaggi di breve durata, da reiterare continuamente.
Che cosa si intende per strategia adattiva?
La strategia adattiva, descritta dal BCG Henderson Institute alcuni anni fa in un lodevole lavoro di classificazione delle best practice internazionali, si contrappone alla strategia classica. Quest’ultima prevede il posizionamento ottimale dell’impresa nel mercato sfruttando stabilmente il vantaggio competitivo determinato da dimensioni e capacità operative superiori rispetto alla concorrenza.
L’approccio classico è utilizzabile quando il mercato di riferimento è prevedibile ed è poco malleabile.
Quando il mercato è poco malleabile ma è difficile prevederne l’evoluzione, è preferibile un approccio adattivo, che prevede la ricerca su base continuativa di opportunità da selezionare, sviluppare e riadattare rapidamente per conseguire un vantaggio di durata ridotta rispetto all’approccio classico.
Velocità di adattamento
La velocità e la capacità di adattamento sono fattori critici di successo in mercati caratterizzati da elevata volatilità e imprevedibilità. Riuscire a reagire velocemente ai cambiamenti, adattando la propria offerta di prodotti e servizi, consente di soddisfare i bisogni mutevoli dei clienti conseguendo un vantaggio competitivo, ancorché di breve durata.
L’approccio adattivo si impone quando le previsioni sull’andamento della domanda e sulle caratteristiche del mercato non riescono ad essere sufficientemente affidabili da sostenere una ragionevole pianificazione.
Ciò avviene quando il mercato è esposto a continue e sostanziali modifiche delle tecnologie, dei bisogni dei clienti, della concorrenza o della struttura dell’industria.
In questi casi si assiste ad una volatilità di volumi, prezzi, margini e gerarchie competitive. Le previsioni si rivelano largamente inaccurate e non possono coprire orizzonti temporali prolungati.
La globalizzazione ha accelerato la diffusione della volatilità e imprevedibilità in un gran numero di settori.
Pensiamo al mercato dell’energia elettrica, rivoluzionato dallo sviluppo delle tecnologie per la produzione da fonti rinnovabili (fotovoltaico, eolico, ecc.). L’incertezza regna anche nel settore delle telecomunicazioni, caratterizzate dall’evoluzione verso il paradigma IoT.
I segnali del cambiamento
È importante sapere leggere i segnali dell’evoluzione del mercato verso una maggiore volatilità e reagire per tempo con una strategia adattiva, per potere cogliere le nuove opportunità.
La spinta verso il risparmio energetico, ad esempio, ha creato volatilità nel mercato delle fonti energetiche (petrolio e gas) e contraccolpi per gli operatori del settore, ma ha al contempo creato opportunità in altri settori: possiamo pensare allo sviluppo dell’impiego di veicoli a basso consumo (ibridi ed elettrici) che non tutte le case automobilistiche sono riuscite a cogliere per tempo.
L’impatto sull’organizzazione
Per attuare una strategia adattiva è consigliabile affidare ad un’unica unità organizzativa la responsabilità per la ricerca, attuazione e selezione di opzioni di sviluppo di prodotti e servizi innovativi per caratteristiche, contenuti, tempi e modalità di distribuzione.
Poiché il processo è iterativo ed il fattore tempo è determinante per conseguire un vantaggio competitivo, la struttura operativa deve essere caratterizzata da un’elevata “agilità”.