Le gare ATEM per la distribuzione di gas

Le gare d’ambito per la distribuzione di gas

Dopo una partenza difficile e numerose proroghe, il processo di affidamento del servizio di distribuzione gas sul modello ATEM (Ambiti Territoriali Minimi) pare ormai concretamente avviato. Si stanno infatti moltiplicando le iniziative dei Comuni e degli operatori interessati, sebbene in ritardo rispetto alla tabella di marcia.

Lo stato delle gare d’ambito ATEM per la distribuzione del gas in Italia.

La riforma del settore prevede di razionalizzare le concessioni, che saranno assegnate in 177 ambiti territoriali in sostituzione delle quasi 8.000 concessioni comunali attuali. Con questa riforma, si dovrebbe conseguire una gestione più efficiente del servizio all’utenza.

Gli ambiti che hanno trasmesso all’AEEGSI i documenti di gara per l’approvazione prima di essere pubblicati sono riassunti nella seguente tabella (fonte AEEGSI).

Stazione appaltanteATEMData esito dell’analisi del bando di gara da parte dell’AEEGSI
Comune di BellunoBellunoDelibera 455/2016/R/Gas del 4/08/2016
Comune di LuccaLuccaIn corso
Comune di MassaMassa CarraraIn corso
Comune di MilanoMilano 1 – Città e Impianto di MilanoDelibera 631/2015/R/Gas del 17/12/2015
Comune di VeneziaVenezia 1 – Laguna VenetaDelibera 368/2016/R/Gas del 7/07/2016
Comune di Villafranca di VeronaVerona 2 – Pianure VeronesiIn corso
Provincia di TorinoTorino 2 – impianto di TorinoDelibera 687/2016/R/Gas del 24/11/2016
Roma CapitaleRoma 1 – Città e Impianto di RomaDelibera 650/2015/R/Gas del 22/12/2015
Unica Reti S.p.A.Forlì CesenaDelibera 517/2016/R/Gas del 22/09/2016

ATEM Milano 1

Dopo le difficoltà e incertezze registrate in alcune delle gare iniziali, ostacolate anche da ricorsi amministrativi, è interessante osservare l’esito della gara per la distribuzione di gas nell’ambito Milano 1. Si tratta del secondo ambito per dimensioni (dopo Roma) con 837.883 clienti, con un valore annuo del servizio pari a €116,2 milioni e un valore complessivo dell’affidamento, per 12 anni di concessione, pari a quasi 1,4 miliardi di euro.

La multi-utility lombarda A2A (attraverso la sua società Unareti), gestore uscente, e 2i Rete Gas hanno entrambe presentato offerta per questa gara, che include il capoluogo lombardo e altri sei comuni delle vicinanze (Baranzate, Bollate, Cinisello Balsamo, Corsico, Novate Milanese e Sesto San Giovanni).

A2a, con una quota di mercato pari al 96% (l’altro 4% è in mano a 2i Rete Gas), dovrebbe essere favorita. Tuttavia, F2I ha dimostrato un particolare interesse per questo ambito ed è un valido concorrente.

Scenario

I principali operatori italiani nella distribuzione del gas, a livello nazionale sono, nell’ordine per popolazione servita: Gruppo Italgas (33,7%), 2i Rete Gas (20,5%), Hera (6,1%), A2A (4,7%), Gruppo Ascopiave (3,2), Iren (2,6%), Gas Natural (2%), Centria/Estra (1,6%) e Linea Distribuzione (1,1%).

La quota  quota di mercato restante (ca. 23%) è suddivisa tra oltre 250 operatori di medie e piccole dimensioni.

Molti operatori sono organizzati come società di scopo pienamente dedicati a tale attività. La titolarità di reti ed impianti di alcune aziende multi-utility pubbliche è assegnata a società patrimoniali indipendenti.

Analizzando il settore è possibile osservare che:

  • l’incidenza del capitale investito (costituito essenzialmente da immobilizzazioni materiali e immateriali) rispetto al valore dei ricavi è molto variegata tra i diversi operatori
  • alcuni operatori importanti sono fortemente indebitati a esito di operazioni di aggregazione
  • il rapporto D/E è sostenibile ed equilibrato per la maggior parte degli operatori principali
  • la marginalità (ROS) è tendenzialmente migliore per gli operatori più grandi.

Gli operatori più grandi hanno da tempo avviato un programma di emissione di obbligazioni corrispondente al piano di crescita annunciato, che è coerente con l’ipotesi di riduzione del numero di operatori ad una sessantina circa, a esito delle gare d’ambito.